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Cosa possono avere in comune un villaggio operaio storico e le slide di una presentazione in Powerpoint? Evidentemente più di ciò che sembra!

Nel mese di maggio abbiamo portato gli studenti di Istituto Krisalide in visita al villaggio operaio di Crespi d’Adda, bellissimo centro patrimonio dell’UNESCO a cavallo del confine tra la provincia di Milano e quella di Bergamo.

Poiché due delle classi si stavano avrebbero avuto gli esami a fine anno ho voluto far ragionare loro sull’importanza di riuscire a vedere le cose da diversi punti di vista. Quindi il giorno dopo, in aula li ho fatti riflettere su un curioso paragone tra il villaggio operaio e la presentazione che avrebbero dovuto portare all’esame.

Ma andiamo con ordine, vediamo in breve

  1. cos’è e dov’è Crespi d’Adda (se non ti interessa passate al punto 2)
  2. perché Crespi d’Adda può insegnarti a fare presentazioni bellissime in powerpoint

Particolarità di Crespi d’Adda

Il villaggio operaio di Crespi d’Adda è un sito storico che ha cessato la sua funzione nel 1929, ora è abitato in prevalenza dai discendenti dei lavoratori originari.

Nato per volere del signor Crespi, famoso industriale tessile dell’epoca, è caratterizzato dall’ottimo stato delle sue abitazioni. Vi sono quelle degli operai, in stile inglese, precise e allineate; quelle degli impiegati e, infine, più belle e lussuose quelle dei dirigenti.

Su una pratica dislocazione a griglia sono poi presenti i luoghi chiave quali: chiesa, piazza ospedale e caserma delle forze dell’ordine.

Inutile dire che per l’epoca costituì una novità assoluta, quindi assolutamente consigliato. Se volete approfondire:

Dove si trova

Da Milano si raggiunge facilmente, noi ci siamo andati sotto la guida del prof. Gibilisco e Catalano di Narciso d’Autore.che hanno reso il tutto molto più interessante con storia e aneddoti che altrimenti avremmo perso.

Ok ma… veniamo al dunque cosa centra il villaggio operaio di Crespi d’Adda con Powerpoint?

Poiché stiamo preparando gli studenti delle classi III e IV agli esami ho chiesto loro cosa avessero imparato da questa esperienza. Le risposte sono state le più ovvie, ma poi gli ho fatto notare quanto segue:

Se valuti una sola abitazione ha valore solo per ciò che è.

Se ne prendi di simili e le disponi in sequenza creano una serie e il loro valore aumenta perché si ha una sequenza.

Se poi ne inserisci di particolari si viene a creare una novità e questo “stacco” aumenta sia il valore di entrambe.

E, infine viene la cosa più importante: la storia, se non avessimo conosciuto la storia sarebbe stato tutto molto più piatto e sterile ovviamente.

Per cui, alla fine, abbiamo visto la similitudine con powerpoint

  • Le slide sono come le case, devono avere uno stesso stile e la stessa coerenza pur essendo differenti;
  • Per stimolare la curiosità conviene porre alcune slide particolarmente a effetto in modo da rompere il ritmo e creare rinnovato interesse;
  • Infine ci vuole la cosa più importante: la storia! Creare una presentazione non vuol dire leggere contenuto, ma trasmettere emozioni. Parlare di fronte agli esaminatori non vuole dire mostrare di aver studiato, ma sopratutto saper stupire ed emozionare.

Creare una presentazione non vuol dire leggere contenuto, ma trasmettere emozioni

Ecco questo è il mio piccolo contributo dato agli studenti. Spero di essere stato loro di ispirazione, nel suggerire come saper vedere le cose in modo diverso.

Dimenticavo: questa è la mia personale tappa #5 della challenge delle 12 mostre 😉

Un saluto a tutti

Giacomo Cusano