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Il contrasto come elemento fondamentale per la visione di un’opera artistica

Quando due colori vengono affiancati producono una reazione in termine di percezione visiva ovvero interagiscono tra di loro producendo più della somma delle singole parti.

Johannes Itten raggruppa questi contrasti in 7 categorie di contrasto:

  • colori puri
  • chiaro e scuro
  • caldo e freddo
  • complementari
  • simultaneità
  • qualità
  • quantità

Colori puri

I colori contrastano tanto più quanto si avvicinano ai colori primari. A partire dai secondari in giù infatti il contrasto tende ad essere minore.

Chiaro e scuro

Il contrasto più elevato si ha quando si accosta il massimo grado di chiarezza al suo opposto. Troveremo quindi nel bianco e nel nero il contrasto più elevato.

Al contrario il minor grado di contrasto lo si ottiene paragonando il colore al suo grigio corrispettivo.

Caldo e freddo

I colori sono suddivisi in due categorie in base all’impatto psicologico che producono. Si è visto infatti che una gamma di colori dal blu al viola viene definita fredda mentre quella dal rosso al giallo sono caldi. In pratica, come è stato dimostrato, in una stanza con le pareti blu, il colore percepito è di 3-4 gradi inferiore rispetto alla realtà. A quanto sembra questo tipo di colori arriva addirittura a rallentare la circolazione sanguigna!

E tutto ciò a cosa mi serve?

Gestire i colori è importante in una immagine perchè permette di renderla più tridimensionale. Poichè, infatti i colori caldi tendono a sembrare più vicini e quelli freddi più lontani se opportunamente impostati contribuiranno a dare alla immagine un maggior senso di profondità.

Complementari

I colori complementari sono quelli diametralmente opposti nella gamma cromatica. Questi due colori, se accostati producono un elevatissimo grado di contrasto, all’opposto, se mescolati producono un grigio.

A livello visivo, se fissiamo uno di questi colori intensamente e poi spostiamo lo sguardo vedremo che l’occhio mostrerà per qualche secondo il colore opposto (fenomeno dell’immagine successiva).

Il fenomeno della simultaneità invece deriva dal fatto che se fissiamo una figura di colore grigio su uno sfondo colorato allora questi tenderà ad a virare verso il complementare dello sfondo.

In molte illustrazioni storiche o film i colori complementari sono usati per rappresentare personaggi che hanno tra di loro un rapporto forte.

Simultaneità

Considerando quanto detto prima sulla simultaneità cromatica dovremo fare attenzione a porre una figura all’interno di uno sfondo di colore intenso altrimenti mettiamo a rischio l’equilibrio cromatico. Infatti una figura dello stesso colore posizionata su sfondi differenti darà risultati percettivi differenti.

Qualità

Il contrasto di qualità si ha quando accostiamo una tinta alla sua omonima più chiara o più scura.

  • Se aumentiamo il bianco otteniamo un aumento della luminosità
  • Con il nero spegniamo la luminosità
  • Tagliando con il grigio otteniamo un offuscamento dei colori puri
  • Invece con altri tagli di colore complementare tutti i colori tendono al grigio

Quantità

Oltre al contrasto cromatico visto finora dobbiamo considerare che i colori contrastano anche in base alla quantità degli stessi.

Fù Goethe a creare la “Scala numerica” ovvero uno schema in base al quale ad ogni numero è assegnato un colore. Nella scala numerica Goethe assegna ai colori meno luminosi valori che tendono ad avvicinarsi allo zero, mentre assegna ai colori più tendenti al bianco una scala di numeri più vicina la verde.

Nella sua scala la valutazione numerica è la seguente:

  • giallo=9
  • arancio=8
  • rosso=6
  • verde=6
  • blu=4
  • viola=3

In questo modo se vogliamo accostare due colori dobbiamo rappresentarli con una dimensione adeguata inversamente proporzionale al loro numero.


Fonti: Marchesini, Miliani, Pavanelli: Lettura dell’immagine – Hoepli