Mi scuserete se questo post potrà sembrare frettoloso, è la sera della vigilia di Natale, però voglio comunque dare questo suggerimento utile per chi ha un po’ di tempo libero a Milano durante le festività.
Il consiglio è semplice: visitate il Museo della Scienza e della Tecnologia perché è BELLISSIMO. Basta. Non leggete oltre. 😉
Se volete però qualche indicazione in più eccole:
Dove si trova
Il Museo della Scienza e della Tecnologia “si trova a Milano in via”Leonardo Da Vinci” si trova qui:
L’ingresso costa appena 10 € per adulti e 7 per i ridotti ed è entusiasmante perché all’interno si respira area di sviluppo, di creatività scientifica ma anche di duro lavoro e di grande sofferenza nella storia.
Perché visitarlo
All’interno vi sono padiglioni dedicati allo sviluppo scientifico, ai materiali ma anche alla ecologia e al cibo e alla sostenibilità. Oltre al padiglione principale però ci sono delle chicche imperdibili:
Il padiglione dei trasporti ferroviari
Con numerose locomotive storiche a vapore (sembrava di trovarsi nel mondo di Harry Potter). Mi hanno impressionato molto le dimensioni devo dire.
Il padiglione aereo navale
Vi sono molte meraviglie ma tra queste sono rimasto impressionato da Luna Rossa. Immensa, e si possono vedere solo gli scafi, figuriamoci si ci fossero state solo le vele! Molto interessante anche il barchino tattico e il “maiale” usato dagli assaltatori subacquei nella seconda guerra mondiale.
Il sottomarino TOTI
Il sottomarino TOTI è il motivo per cui ci tornerò, non ho potuto visitarlo all’interno ma è una cosa da vedere almeno una volta nella vita!
Le esposizioni non permanenti e i laboratori
Sono molte le esposizioni interessanti non permanenti e i laboratori. Tra questi il laboratorio di thinkering e di coding nonché quello di cucina o di esplorazione spaziale, insomma una offerta degna di Leonardo Da Vinci il nome che il museo della Scienza e della Tecnologia porta con orgoglio.
Cosa mi ha ispirato
Vedere l’evoluzione di queste invenzioni, a partire dalle prime fucine ai giorni nostri mi ha fatto capire che questi inventori erano (e sono) innamorati, non tanto del risultato finale quanto “del lavoro in se”, come dire: del processo della scoperta, dove la scoperta finale è solo la sublimazione del tutto.
L’aria di sviluppo e scoperte fa capire quanto l’essere umano sia meraviglioso e di come sarebbe più bello il mondo se tutti capissero quanto si potrebbe ottenere se tutti collaborassimo insieme.
Lo sviluppo è scoperta, la scoperta è invenzione e l’invenzione è idea creativa. Tutto parte da una idea e tutto finisce quando non ci si arrende di fronte alle avversità.
Se qualcuno leggerà questo articolo e deciderà di andare a visitare questo museo mi faccia sapere cosa ne pensa, sarò contento.