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La percezione della profondità su un foglio bidimensionale viene data da tre fattori principali:

  1. Sovrapposizione
  2. Rimpicciolimento
  3. Deformazione

Sovrapposizione

La sovrapposizione di figure per indicare profondità è una scelta stilistica usata fin dall’antichità sia nel disegno che nella creazione dei bassorilievi. Si tratta di cancellare l’area della figura del piano inferiore posta sotto l’area della figura del piano superiore.

Bassorilievo romano

Rimpicciolimento prospettico

Il rimpicciolimento forse è la più naturale delle soluzioni perché è quella usata dall’occhio umano. Il fenomeno è dato dal sistema visivo conico che ha come punto focale l’osservatore.

Questo sistema basato sulle regole della prospettica fu molto usato nel periodo rinascimentale.

Piero della Francesca

Deformazione

Normalmente le linee orizzontali o verticali danno idea di staticità, ma se vengono sottoposte a deformazione possono ingannare l’occhio dando senso di profondità. Molto dipende però proprio dalla figura che si viene a creare.

Opera di V. Vasarely

Il quadrato di Kandinskij

Vasilij Kandinskij fu uno dei maggiori studiosi degli elementi della percezione visiva. Nel quadro che segue “Il quadrato” vi sono ben 3 piani differenti rappresentati da diverse scacchiere. E’ possibile notare come siano state usate tecniche di sovrapposizione, distorsione e teoria della forma (vedi articolo figura e sfondo), oltre che una sapiente gestione dei colori, per dare senso di profondità e costante dinamismo.