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Il giardino della reggia di Versailles
Vista di una parte del giardino della reggia (roba da niente eh)

Impariamo a vedere le cose da un altro punto di vista prendendo spunto da una visita alla reggia di Versailles.

Ammeto che questo è un post particolare con un unico scopo: stimolare i creativi a vedere le cose da un altro punto di vista. In questo caso il lato “B” della medaglia e cioè cosa non si vede.

29 luglio 2022, durante una vacanza a Parigi decidiamo di andare a vedere la mitica reggia di Versailles (non molto differente da casa mia a essere onesti ma pur sempre carina ;-).

Diciamo solo che la reggia di Versailles in numeri la possiamo leggere così:

  • Non molto grande: solo 63 154 m²
  • 2300 oggetti di cui 1000 pregiati pezzi da museo (ma non credo che gli altri siano proprio da buttare)
  • Un piccolo parco intorno di soli 850 ettari (che erano 9000 prima della rivoluzione francese poi si sà… le spese si sono fatte sentire…)
  • Solo 93 giardini differenti così non ci si annoia

Insomma una modesta abitazione minimalista dei giorni nostri.

Tutto molto bello devo dire anche se alla millesima stanza piena di quadri ammassati (sì lo so insultatemi liberamente) ho incominciato a cedere..

Poi la visita nei giardini e al laghetto fuori mi ha entusiasmato molto veramente impressionante e sicuramente da vedere almeno una volta nella vita.

Una delle particolarissime fontane dei giardini della reggia di Versailles

Solo che…

Solo che poi ci ho ragionato, immerso in tanta bellezza e dopo aver seguito le interessanti indicazioni delle visite guidate via radio, nonostante tutto, c’era qualcosa che non mi quadrava appieno. Allora ho usato un sistema che mi ha sempre dato importanti soddisfazioni: ho provato a immaginare il tutto nel suo complesso pensando a come si svolgesse la vita lì. Considerando che i servi che vi lavoravano, guardie escluse, erano diverse centinaia la conclusione mi è balzata subito all’occhio.

E la conclusione è stata una

Mancava il lato “B” della medaglia, nella visita infatti non abbiamo visto 1 che sia 1 stanza dedicata alla servitù o ai gestori dei servizi. Ora sicuramente sarebbero state spoglie e non molto interessanti ma nel suo complesso è significa che è stato mostrato solo uno degli aspetti di questo magnifico palazzo.

Capire gli usi, i costumi e il quotidiano di chi il castello lo viveva quotidianamente avrebbe contribuito a un maggiore senso di realtà del tutto. Molto più che non una miriade di quadri ammassati.

Conclusioni

Per comprendere veramente gli aspetti di una realtà è necessario analizzarla in ogni suo lato, non farlo è altamente limitativo (HUSSERL ti penso!!!).

Giacomo Cusano